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Benvenuti sul sito del Museo delle Donne di Istanbul!

La Fondazione Culturale delle Donne di Istanbul ha dato vita al progetto del Museo delle Donne di Istanbul per rendere visibile, per condividere la storia smarrita, distorta e rifiutata della donna, per contribuire al cambiamento nel metodo di scrittura della storia con l'uomo come unico soggetto e con l'obiettivo di creare un tipo di cultura nuovo e stimolante.

Il Museo delle Donne di Istanbul che ha un progetto di dialogo interculturale tra le generazioni e i sessi, è ancora alla ricerca di una sede adatta in cui poter realizzare il concept appena esposto. Perciò finché non si otterrà il sito del museo potremo essere con voi solo con il nostro sito internet.

  • 1950 ve 1960'larda açılan ilk kadın müzesi örneklerini biliyor musunuz?

    1950 yılında Avustralya´da, üniversiteleri ile ünlü Brisbane kentinde Pioneer Women's Memorial House Museum "Miegunyah" kuruldu. Çalışma alanı Queenslands tarihinde önemli rol oynamış kadınlar olarak belirlenen bu müzeyi 1958 yılında ABD'de, Ponca City'de kurulan ve Oklahoma Eyaleti kadın tarihini belgeleyen Pioneer Woman Museum izledi.

    1969 yılında ise ABD´de, New York Eyaleti, Seneca Falls´da, kadınların ABD tarihine önemli katkılarının arşivlenmesi amacıyla National Women's Hall of Fame organize ediliyor.
  • Cowboy olur da, cowgirl olmaz mı?

    Tabii olur. Bu konudaki müze 1973 yılında Fort Worth'da (Texas, ABD) National Cowgirl Museum and Hall of Fame, adıyla, dişi kovboylar tarihini belgelemek için açıldı. Bu müze aynı zamanda, genel kadın tarihinden ayrılarak, özel bir konuda yoğunlaşan ilk kadın müzesi oldu.

  • Perchè un museo apre con il fine di "chiudere un giorno"
  • C'è un museo fondato sul completo scambio di conoscenza insegnato nelle scuole e nelle università circa il ruolo delle donne nella storia?

    Michigan Women's Historical Center & Hall of Fame in Lansing, Michigan (USA) sorse quando un gruppo di ricercatrici fondò l'Assiciazione sullo Studio delle Donne in Michigan nel 1973.

    Questo gruppo iniziò il proprio studio al campus di Michigan State University con l'obiettivo di "cambiare qualsiasi cosa che fosse stata insegnata nelle scuole e nelle università circa il ruolo storico delle donne vissute nello stato del Michigan". Si spostarono nel proprio museo nel 1987.


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    Per la traduzione Italiana: Michele Polastri, Bondeno, Italia
  • Quanto ha aumentato il numero di musei femminili la presenza dell' "International Federation for Research in Women's History" (IFRWH)?

    Con il supporto dell'International Federation for Research in Women's History (IFRWH) , il settore di studio della storia delle donne fu accettato dal mondo accademico negli anni '90. La storia delle donne venne posta all'attenzione del pubblico da 18 nuovi musei fondati negli anni '90.


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    Per la traduzione Italiana: Michele Polastri, Bondeno, Italia

  • In quali città dell'India furono aperti I primi musei femminili?

    Nel 1990, Chi.Na.Mangala, un'insegnante, fondò il Shashwati Women's Museum in Bangalore, il primo museo femminile in India. Il museo è situato in un edificio scolastico nel quale collezionò oggetti che riguardano la cultura delle donne indiane durante il periodo in cui lei era preside.

    Il Shashwati Women´s Museum non ha un sito ufficiale.

    Guarda: http://www.kamat.org/reel.asp?ReelNo=R1431 " , http://www.kamat.com/kalranga/women/shashwati/index.htm "


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    Per la traduzione Italiana: Michele Polastri, Bondeno, Italia
    a>(Erişim 26.5.2009)

  • In che modo i musei delle donne hanno dato il loro contribuito ai musei tradizionali?

    I musei delle donne hanno rinnovato la concezione tradizionale di museo sollecitando ed incoraggiando nuove prospettive nella storia e nell'arte. Hanno inoltre contribuito alla diffusione di forme alternative di museo rappresentate, per esempio, dai musei itineranti e da quelli virtuali.


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    Per la traduzione Italiana: Sara Decataldo, Sava (TA), Italia
    ir.

  • Cosa accomuna questi musei?

    I musei delle donne presentano caratteristiche differenti. Fondati in grandi metropoli dall'anima pulsante, in piccole città o paesini di montagna quindi lontani da centri di interesse culturale, i musei delle donne si differenziano anche per budget e spazio a disposizione, per l'esistenza o meno di una prospettiva femminista nelle opere che espongono.

    Unica (e rilevante) caratteristica in comune è quella di essere importanti istituzioni culturali.


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  • Quanti musei delle donne ci sono fino al 2012 oggi nel mondo?

    Oggi i musei delle donne nel mondo sono 73.

    Nel 2009 nasce il 69esimo Museo delle Donne nel mondo: il Girl Museum, museo online fondato negli Stati Uniti. Nel 2010 è invece la volta del Women´s Museum and Art Centre istituito a Batokunku, un piccolo villaggio del Gambia, e della Memorial House dedicata al soprano Leyla Gencer, fondata ad Istanbul. Nel 2011 nasce il Museo de la Mujer Mexicana,primo Museo delle Donne in Messico.

    Nel 2012 nasce il Museo delle Donne di Istanbul.


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  • Cosa succederebbe se una biblioteca ed un centro di documentazione dedicati solo alle donne dovessero unirsi?
    Esistono già una biblioteca ed un centro di documentazione dedicati solo alle donne: si trovano al Museo de la Mujer in Argentina

    L'attività congiunta di donne ministri, rettori, leader di gruppi politici (come Madras de Plaza de Mayo, il Gruppo per i diritti umani della Chiesa Cattolica) e di gruppi di femministe, ha portato alla nascita del Museo de la Mujer, della Biblioteca e del Centro di Documentazione delle Donne (2006).

    (Madres de Plaza de Mayo è un'associazione costituita da donne i cui familiari sono scomparsi dopo esser stati arrestati per aver lottato contro la dittatura militare in Argentina negli anni 1976-1983.)


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  • Qual museo ha visto la luce dopo ben 17 anni?

    Il Museo e Instituto de la Mujer Mercedes Valdivieso fondato nel 2006 in Cile per iniziativa della scrittrice femminista Gabriela De Cicco con il sostegno di un gruppo di artiste e ricercatrici. Al museo è stato dato il nome della prima scrittrice femminista cilena, la Prof.ssa Mercedes Valdivieso (1924-1993).


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  • Quale paese confinante con la Turchia ospita un Museo delle Donne?

    L'Ucraina. Nel 2009 un gruppo di giornaliste ed artiste femministe ha infatti fondato una sorta di Museo delle Donne virtuale: l'Online Women's Museum


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  • Qual è stato il primo museo ad utilizzare il concetto di 'gender'?
    IlGynaika, museo fondato nel 2009 ad Antwerpen, in Belgio.
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  • Qual è l'obiettivo del Museo delle Donne di Istanbul?

    L'obiettivo del Museo delle Donne di Istanbul è quello di far conoscere storie andate perse, corrette o disconosciute; di cambiare quindi la visione tipicamente androcentrica della storia, e di creare un dialogo tra generazioni, sessi e gruppi etnici e culturali differenti in una città, Istanbul, la cui cultura ha ricevuto nei secoli contributi da donne con background diversi.


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  • Cosa espone il primo Museo delle Donne in Italia?

    Il primo Museo delle Donne in Italia, fondato a Merano nel 1993 da Evelyn Ortner, collezionista di abiti femminili, e da un gruppo di studiose delle donne, espone un campione di abiti femminili europei degli ultimi due secoli. Museo della Donna / Frauenmuseum "Evelyn Ortner


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  • • In quale paese è stato fondato il primo Museo delle Donne istituzione nazionale?

    In Norvegia.

    Il progetto del museo fu presentato al Ministero norvegese per i Diritti dei Consumatori nel 1989. Il ministero accettò di finanziare il progetto a patto che l'accordo, che sosteneva la partecipazione delle donne nella vita politica, prevedesse anche la realizzazione di ricerche sulla storia delle donne da esporre poi nel museo. IlKvinnemuseet è stato aperto nel 1995 a Kongsvinger, in Norvegia.

    Nel 1998, il museo è diventato istituzione nazionale. È uno dei pochi musei delle donne istituzione nazionale.


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    Per la traduzione Italiana: Sara Decataldo, Sava (TA), Italia
  • Ci sono altri musei delle donne istituzione nazionale?

    Sì. In Vietnam, Sudan e Romania.

    In Vietnam, ci sono due musei delle donne: nella città di Ho Chi Minh e in quella di Hanoi. Fondati entrambi nel 1995, hanno fatto del Vietnam il primo paese ad aver costutito due musei delle donne nello stesso anno.

    Il Nam Bo Womens´ Museum (nella città di Ho Chi Minh) e l'Hanoi Women's Museum (ad Hanoi) sono stati fondati grazie all'iniziativa della Women's Union e il sostegno del Ministero della Cultura vietnamiti. I musei operano entrambi in luoghi dove le politiche nazionali rispettano le ideologie delle donne.

    Entrambı i musei presentano importanti personalità femminili, distintesi per la lotta contro gli eserciti francese e americano o per i risultati ottenuti in campo economico, attraverso accessori personali e manufatti etnici della regione di provenienza.

    Tra gli oggetti esposti, alcuni utesili ad uso domestico risalenti all' Età di Dong Son ( I sec. d.C).

    L'edificio che ospita l'Hanoi Women's Museum è stato progettato da un architetto donna. Gli oggetti esposti sono stati donati all'istituzione nel corso della costituzione. Pur essendo la ricerca suo obiettivo primario, il museo opera al fine di rendere noti i limiti dello stato nella comprensione dell'identità, nella definizione di modelli e ruoli femminili. "Sfortunatamente le donne vietnamite hanno perso il legame con la loro cultura e le loro tradizioni. In questo museo insegnamo loro questa cultura, il cucito e il ricamo."

    In Sudan, il Women's Museum (Omdurman, Sudan) è stato fondato all'interno del Dipartimento per gli Studi sulle donne dell'Università Afhad (Ahfad University for Women) su proposta del Prof. Ahmad M.A. Hakim. Il prof. M.A. Hakim è Segretario generale della National Corporation for Antiquities e Museum e membro della Commissione consultiva dell'Unità di Documentazione degli Studi sulle Donne.

    L'obiettivo del museo è quello di documentare le condizioni politiche, sociali ed economiche delle donne in Sudan, di proteggere il loro patrimonio culturale. Inoltre, il museo presenta alcune delle figure femminili più importanti del Movimento delle Donne sudanesi e funge da centro informativo per gli Studi sulle donne e le future generazioni. Non dispone di un sito web ufficiale.

    In Romania, il Museum of the Romanian Peasant Woman di Maramures è stato fondato nel 2001 a Dragomiresti, una piccola città di 3167 abitanti. L'obiettivo del museo è quello di coniugare il passato socialista del paese alle tradizioni delle donne del villaggio di Maramures, che hanno conservato fede, lingua e costumi nei secoli. Secondo il museo infatti "le donne hanno contribuito al progresso dell'umanità nel loro ruolo di madri, nonne, mogli e sorelle."

    Il museo quindi parla delle donne presentandole secondo i loro ruoli tradizionali.


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    Per la traduzione Italiana: Sara Decataldo, Sava (TA), Italia
  • Quale museo delle donne ha ridefinito il concetto di "donna pioniera"?

    National Pioneer Women's Hall of Fame (Alice Springs, Australia).

    Nel 1993 questo museo ha adottato come motto la frase "ogni donna che percorre il cammino che ha scelto è una pioniera", nell'ottica di rivedere la storia delle donne d'Australia tenendo presente che "l'onore di essere un pioniere" è possibile per ogni donna.


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    Per la traduzione Italiana: Michela Paoletti, Milano, Italia
  • La storia della schiavitù femminile è esposta nel primo museo delle donne d'Africa. Sai dove si trova?

    Senegal

    Il primo museo delle donne d' Africa (e il primo museo privato del Senegal) è nato nel 1994 dal sogno di una donna e grazie alla collaborazione creativa di un gruppo di donne, com'è successo pressappoco per tutti i musei delle donne.

    Nell'isola di Gorèè, Annette Mbaye d'Erneville e il suo gruppo si organizzarono in un piccolo edificio proprio di fronte al Museo della Schiavitù chiamandolo "casa famiglia e centro per incontri ed educazione professionale "Dettero al luogo il nome di Museo" " Musée de la Femme "Henriette Bathily "

    Il museo conteneva la storia delle donne locali prima e dopo la schiavitù femminile. Al giorno d'oggi le donne che vivono in Senegal, sia nelle città che nelle zone rurali, ricoprono svariate professioni: sono lavoratrici di grano, hanno posizioni accademiche e politiche, sono attiviste, venditrici ambulanti, scrittrici, ceramiste, sindacaliste, artigiane specializzate nelle arti tradizionali.

    Henriette Bathily, che ha dato il nome al museo, era una ballerina che ricopriva un ruolo importante nell'arte e nella cultura negli anni immediatamente successivi all'indipendenza del Senegal, avvenuta nel 1960.


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    Per la traduzione Italiana: Michela Paoletti, Milano, Italia
  • Sapete quali sono i primi esempi di musei della donna aperti negli anni '50 e '60?

    Nel 1950 il Pioneer Women's Memorial House Museum "Miegunyah è stato fondato nella città di Brisbane in Australia, famosa per le sue università.Il contenuto di questo museo ha come argomento le donne che hanno giocato un ruolo importante nella storia di Queensland.

    Questo museo fu seguito il Pioneer Woman Museum,fondato nel 1958 a Ponca City, negli U.S.A. come la memoria della storia delle donne nello stato dell'Oklahoma.

    Per quanto riguarda gli anni '60 apre solo un altro museo: nel 1969 negli U.S.A., nello stato di New York alle Seneca Falls, con lo scopo di archiviare i contributi importanti alla storia delle donne statunitensi viene organizzato il National Women's Hall of Fame


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    Per la traduzione Italiana: Marco Falchetti, Brescia, Italia
  • E' possibile aprire un museo della donna in un campus universitario?

    La risposta è sì! Negli anni '60 gli effetti del crescente movimento femminista nel contesto dei musei della donna negli anni precedenti agli anni '70 cominciano a manifestarsi nelle università.

    In una piccola città chiamata Marion nello stato dell'Alabama, la Women's Hall of Fame è stata aperta nel 1970 nel campus del Judson College, la quinta università femminile degli U.S.A. dal 1938, per esporre la cultura delle donne dello stato.

    la Connecticut Women's Hall of Fame fondata nel 1993, dopo essere stata fondata nel corpo di un'università (Hartford College for Women, University of Hartford), presenta un esempio di museo che ha guadagnato lo status di istituzione indipendente.

    Il Woment Culture Museum Museum è stato aperto nel Luglio del 2002 all'Università di Shaanxi (Cina)


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    Per la traduzione Italiana: Marco Falchetti, Brescia, Italia
  • Se ci sono Cowboy, non possono esserci anche Cowgirl?

    Certo che sì! Il Il National Cowgirl Museum and Hall of Fame fu fondato nel 1973 a Fort Worth, la quinta città più grande del Texas. E' il primo museo delle donne a distinguersi dalla storia generale delle donne e a focalizzare l'attenzione su un concetto particolare; la documentazione della storia delle cowgirls.


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    Per la traduzione Italiana: Marco Falchetti, Brescia, Italia
  • Come nacquero i musei civici delle donne?

    Man mano che le ricerche sulla storia delle donne venivano approfondite, risultò naturale che i musei si specializzassero su tematiche precise. Uno degli argomenti su cui ci si focalizzò maggiormente fu l'importanza della storia delle donne nella città vista attraverso i ricordi delle donne stesse. I musei civici dedicati alle donne nacquero proprio in questo contesto. Al giorno d'oggi musei civici dedicati alle donne si trovano solo in Germania.

    Con lo scopo di fornire un'alternativa ai musei civici che già esistevano, nel 1991 un gruppo di femministe e storiche fondò il Bremer Frauenmuseum Era il primo museo di questo genere e l'esposizione non avveniva in un luogo specifico ma negli spazi pubblici, facendone uno dei rari musei senza un proprio edificio.

    Lo Stuttgarter Frauenmuseum fondato nel 1994 a Stoccarda (Germania), condivideva con il Bremer Frauenmuseum la filosofia di base ed i natali: a sua volta era stato fondato da un gruppo di storiche e femministe che effettuavano ricerche sulla storia femminile e cercavano un'alternativa alle politiche cittadine del tempo


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    Per la traduzione Italiana: Michela Paoletti, Milano, Italia
  • Quanti musei "mobili" delle donne hanno finora svolto il compito di informare le persone?

    Sfortunatamente solo uno: ilWomen's History Museum - On Wheels su ruote) a Washington, D.C. (USA).

    Jeanne Shramm, un'insegnante di storia e bibliotecaria, progettò e decorò interamente da sola un vecchio bus scolastico per farne un museo mobile che raccontasse la storia di venti donne, le quali avevano svolto un ruolo centrale nel corso della storia americana. Jeanne guidò personalmente il bus promuovendo la storia di queste donne per 18 anni: dal 1991 fino al 2009. Parcheggiava il suo bus di fronte alle scuole, alle biblioteche, alle chiese e portava a conoscenza della gente queste storie di donne.

    Jeanner Schramm terminò il suo lavoro nel 2009 e donò il bus e l'intera collezione che esso conteneva al Women's History Museum ", fondato nel 1966 (Washington D.C.).


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    Per la traduzione Italiana: Michela Paoletti, Milano, Italia
  • Dove si trovava il primo museo sul suffragio femminile?

    Il museo Women of the West Museum (donne dell'Ovest) venne inaugurato nel 1991 a Los Angeles, California (USA) e si presentava con la frase " la battaglia delle suffragette per il diritto al voto cominciò nell'Ovest ed è in onore di quel movimento che abbiamo fondato il nostro museo".


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    Per la traduzione Italiana: Michela Paoletti, Milano, Italia
  • C'è un museo la cui ragione d'essere è la seguente: "C'è ancora molto da fare. Se noi e le generazioni future aspiriamo a trarre un insegnamento dal passato per plasmare il futuro, allora è necessario essere a conoscenza dell'esperienza e del contributo delle donne alla Storia". Dove si trova?

    Negli Stati Uniti d'America. Il Museo Nazionale di Storia Femminile fu fondato a Washington D.C. nel 1996, con il seguente principio: "Un mondo migliore aspetta la generazione che capirà quel che gli uomini e le donne hanno davvero in comune nella vita. Solo allora le discriminazioni e le violenze avranno fine. Se noi e le generazioni future aspiriamo a trarre un insegnamento dal passato per plasmare il futuro, allora è necessario essere a conoscenza dell'esperienza e del contributo delle donne alla Storia" . Decisero di proseguire il loro lavoro esclusivamente sui musei online fino a quanto non avessero trovato una sede adatta.

    Il Museo andava in cerca di un posto che fosse vicino al National Mall, così da trovarsi in prossimità al Museo Nazionale Americano del Campidoglio ed altre istituzioni museali, e acquisire pertanto significatività politica. Alla fine, nel 2009, i promotori trovarono un posto adatto su una strada che attraversava il National Mall, e lo considerano tuttora come "il posto migliore per un museo che spieghi esaustivamente il successo delle donne" .

    L'attività di lobbismo per far sì che il Senato compri l'edificio con fondi statali prosegue tuttora, nel 2012.


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    Per la traduzione Italiana: Francesco Boraldo, Venezia, Italia
  • Cosa si dovrebbe fare per richiamare l'attenzione delle scout per la storia delle donne?

    Dawn Elizabeth Monroe fece del volontariato con le ragazze scout, e diede vita all'archivio per la storia delle donne dopo che non fu in grado di trovare del materiale adeguato per informare il suo gruppo riguardo alla storia delle donne del Canada.

    Rese pubblico l'accesso all'archivio online nel 1998, poiché le altre capi-scout volevano usufruire dell'archivio per attività da svolgere nei rispettivi gruppi.

    Il Museo virtuale delle donne è quindi un genuino progetto della storica, archivista e bibliotecaria Monroe. L'archivio continua ad arricchirsi dalla sua data di fondazione.

    Con il suo Museo virtuale, la Monroe vorrebbe che le ragazze acquistassero conoscenza e avessero consapevolezza della storia delle donne tramite indovinelli e giochi adatti alla loro età. Alcuni esempi sono "Quale altra importante donna è nata nello stesso giorno del mio compleanno?", "Chi sono le donne sui francobolli canadesi?", "Primi successi", "Quali importanti traguardi per le donne hanno avuto luogo tra il 935 e il 2009?" e "Aforismi dalle donne".


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    Per la traduzione Italiana: Francesco Boraldo, Venezia, Italia
  • Quanti anni di lotta sono necessari per creare un museo da quella che era una casa in cui era stata scritta la storia delle donne?

    La lotta lunga 53 anni che chiedeva di inaugurare un museo presso una casa dove la storia del suffragio femminile era stata scritta si concluse con una vittoria: l'apertura della Susan B. Anthony House House a Rochester, negli USA, nel 1998

    Presso la sua casa, ora museo, aveva lavorato con le sue compagne del movimento femminista Susan B. Anthony (1820-1910), la prima attivista per il suffragio femminile, che morì purtroppo prima di vedere il riconoscimento di questo diritto. Nella stessa casa aveva messo per iscritto le proprie richieste e trascorso gli arresti domiciliari assieme alla sorella.


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    Per la traduzione Italiana: Francesco Boraldo, Venezia, Italia
  • Cosa significa "Muso Kunda"

    Muso Kunda significa „il lato femminile" in lingua del Mali.

    Il secondo museo della donna in Africa dopo quello del Senegal, è stato inaugurato sotto la direzione della storica femminista, filosofa e scrittrice Adame Ba Konare nel 1999, in ricordo del "lungo cammino fatto dalle donne per l'emancipazione".

    Il museo espone il lato femminile del Mali sotto molteplici aspetti, comprendendo gruppi culturali quali Kayes, Djenné, Mopti e Timbuctù.


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    Per la traduzione Italiana: Francesco Boraldo, Venezia, Italia
  • Il primo museo che utilizzò la frase "museo delle donne"

    Il primo museo che utilizzò la frase "museo delle donne" fu il Frauenmuseum fondato nel 1981 in Bonn, Germania. L'artista Marianne Pitzen e un gruppo di allievi interdisciplinari femministe fondarono il museo come risposta alla assenza di opere di artiste donne nei musei tradizionali.

    Il Frauenmuseum celebra il suo 30esimo anniversario nel 2011 e nominandosi "madre di tutti i muesi femminili".


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    Per la traduzione Italiana: Michele Polastri, Bondeno, Italia
  • "meraviglia dell'arte femminile"

    Nel 1981 in Washington, D.C. (USA) un collezionista di arte femminile, Wilhelmina Cole Holloday (*1922), aprì al pubblico la sua collezione esclusiva nella sua residenza in alcuni giorni per mostrare la "meraviglia dell'arte femminile".

    Il suo sogno circa il museo divenne realtà quando comprò e rinnovò un edificio di 78810 metri quadrati vicino alla Casa Bianca.

    Il National Museum of Women in the Arts (NMWA) aprì la primavera del 1987 con la mostra "Artiste Donne Americane: 1830-1930" curata dallo storico di arte femminile Dr. Eleanor Tufts.


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    Per la traduzione Italiana: Michele Polastri, Bondeno, Italia
  • International Museum of Women

    La sociologa Elisabeth Colton sviluppò l'International Museum of Women (inizialmente conosciuto come Women's Heritage Museum) in San Francisco, California (USA). Lei si offrì volontaria al museo in modo da allargare i suoi orizzonti mentre sua figlia divenne nota per la conoscenza della storia delle donne. Colton immaginò un più vasto campo d'interesse e di influenza del museo, quindi con l'aiuto di volontari cambiò la visione e il nome del museo.

    L' International Museum of Women si definì fin già dal 2006 come "un museo on-line, che mostra I cambiamenti sociali, promuove le battaglie comuni in modo globale a realizza accordi internazionali." Di conseguenza divenne un museo che spazia oltre i limiti che mira a realizzare mostre iterattive e incoraggia ogniuno a dare il proprio contributo.


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    Per la traduzione Italiana: Michele Polastri, Bondeno, Italia
  • Quali sono le differenze tra i primi musei delle donne ed i musei delle donne attuali?

    I primi musei delle donne sono sorti intorno agli anni Cinquanta; disponevano di sale nelle quali si ricordava e raccontava la vita di importanti personalità femminili della storia locale e nazionale.

    Questa tipologia di museo è nata come conseguenza al crescente numero di studi interdisciplinari dedicati alle donne, in aumento soprattutto dopo la seconda fase del movimento femminista sviluppatasi alla fine degli Anni Ottanta.


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    Per la traduzione Italiana: Sara Decataldo, Sava (TA), Italia
  • Perchè si è sentita la necessità di istituire Women's Hall of Fames or Pioneer Women's Memorial Houses?

    I primi musei delle donne sono nati in Australia e negli Stati Uniti; erano sorta di 'Women's Hall of Fames', di 'Pioneer Women's Memorial Houses' costituite come risposta ad istituzioni analoghe però dedicate esclusivamente a personalità maschili di rilievo.

    L'obiettivo delle 'Women's Hall of Fame' e delle 'Memorial Houses' era quello di diffondere, rendere pubblica la vita di altrettante importanti personalità femminili della storia locale e nazionale.

    Nascevano quindi per rispondere ad un bisogno preciso, ovvero quello di raccontare la storia in modo imparziale, senza discriminazioni di tipo sessuale pur rispettando, nella forma e nei contenuti, la concezione tradizionale di museo come istituzione.


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  • In che modo il movimento femminista degli Anni Ottanta ha influenzato la costituzione di questi musei?

    Negli intensi dibattiti generati dal movimento femminista negli Anni Ottanta, centrati sull'analisi critica del ruolo della donna nella storia, nell'arte, nella società, si è poi trattato della necessità di istituire dei musei dedicati esclusivamente alle donne.

    Alcune femministe, riunitesi in gruppi, hanno quindi elaborato una nuova tipologia di museo convinte che solo un'alternativa di questo genere avrebbe davvero portato ad un cambiamento. Come conseguenza, nel corso degli Anni Ottanta, sono stati costituiti ben otto musei delle donne. Il loro numero è cresciuto negli anni; come è anche cresciuta negli anni la varietà dei contenuti offerti.


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    Per la traduzione Italiana: Sara Decataldo, Sava (TA), Italia
  • 1984: Tre musei delle donne, due continenti

    Nel 1984, sono stati costituiti:

    ilFrauenmuseum Wiesbaden in Germania. Il museo concentrava la sua attenzione sulla cultura matriarcale ed operava secondo il motto 'In alternativa alle convinzioni generali nell'arte, la storia e la cultura.'

    ilPioneer Women's Hut in Australia. Costituito da un gruppo di storiche, il museo presentava la vita delle donne nelle aree rurali e seguiva il motto: 'Sono le piccole cose a costruire la storia.'

    Kvindemuseet i Denmarkin Damimarca. Costituito da un piccolo gruppo di femministe nel 1982, il museo è poi diventato istituzione nazionale nel 1991. È uno dei pochi musei delle donne istituzione nazionale.


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    Per la traduzione Italiana: Sara Decataldo, Sava (TA), Italia
  • Possono le interpretazioni fatte da un punto di vista femminile e sessuale essere valide in altri musei al di fuori di quello delle donne?

    Si, ilmuSIEum – displaying:gender è stato aperto nel 2003 come museo virtuale proprio con questo obiettivo. In questo progetto, reso possibile grazie al supporto economico e direttivo dell' Ufficio per le donne di Vienna (Frauenbüro Stadt Wien) è stata creata una collezione virtuale con gli oggetti scelti da quattro musei della città: il museo di storia, il museo di tecnica, quello ebraico e quello etnologico.

    Questa collezione è stata interpretata da un punto di vista femminile e gender sul sito muSIEum – displaying:gender L'obiettivo di queste interpretazioni era di dare la possibilità di esaminare attentamente "le differenze tra la vita di uomini e donne". Sul sito web si trovano gli articoli che discutono ed interpretano la collezione virtuale insieme ad un'audioteca.


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    Per la traduzione Italiana: Guilia Basso, Venezia, Italia
  • Cos'è il Virtual Muzey?

    Il Virtual Muzey è un museo virtuale delle donne dove dal 2003 sulla pagina web „Azerbaycan Gender Informasıya Merkezi" si trovano interpretazioni e documenti sulla storia delle donne in Azerbaigian in inglese, russo ed azeri.


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    Per la traduzione Italiana: Guilia Basso, Venezia, Italia
  • In che nazione si trova il museo delle donne Rom?

    IlMuseo Etnológoco de la Mujer Gitana è stato fondato a Granada, in Spagna dal programma UE di sostegno "Equal" 2005-2007 e della regione autonoma Andalusia con l'obiettivo di contrastare la discriminazione nei confronti delle donne Rom nella società spagnola e di integrarle nella vita lavorativa.

    Questo museo si trova in un quartiere largamente abitato da Rom ed è stato realizzato in poco tempo (un anno) grazie all'Associazione delle donne Rom e grazie alla partecipazione attiva al progetto del museo da parte delle donne Rom stesse ed è così diventato il primo museo sulla cultura delle donne gitane.


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    Per la traduzione Italiana: Guilia Basso, Venezia, Italia
  • Esiste un museo delle donne in Paesi Bassi?

    Si, nel 2006 ha aperto il primo museo olandese delle donne.Museum van de Vrouw(Echt - Paesi Bassi) è stato fondato con l'obiettivo di mostrare la posizione della donna olandese nella società all'interno del processo storico tramite l'aiuto di oggetti etnografici raccolti nella zona di Echt-Susteren dove si trova il museo.

    Essendo il primo museo delle donne in Paesi Bassi, il Museum van de Vrouw deve il nucleo della propria collezione a donazioni fatte a titolo di "donne" da parte di casalinghe, sarte, ostetriche, cuoche, infermiere, domestiche o insegnanti oppure a biancheria intima, vestiario, farmaci e racconti. Nelle conferenze e nei seminari tenuti al museo è stata parlata specialmente la lingua frisone, lingua locale usata al posto dell'olandese.


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    Per la traduzione Italiana: Guilia Basso, Venezia, Italia
  • Perchè un museo di arte femminile esibisce nella propria collezione il 4% di opere di artisti uomini?

    Tra le opera d'arte esposte nel mondo solo il 4% è stato realizzazato da donne ed è quasi impossibile che opere realizzare da delle artiste vengano accettate in un museo. Così mentre nel mondo si trovano migliaia di musei che esibiscono arte e storia maschile, lo stesso non si può dire a riguardo dell'arte femminile, esposta solo in pochi musei. In Paesi Bassi non c'è nemmeno un museo di questo tipo e FemArtMuseum vuole modificare questa situazione. (Dal manifesto di fondazione del FemArtMuseum)

    Quando verrà aperto il museo, questo esporrà il 96% di opere di artiste e il 4% di opere di artisti e diventerà così il primo museo di arte femminile che da spazio nella propria collezione anche ad opere maschili. Il FemArtMuseumcon questa strategia divulgherà la realtà della discriminazione femminile nel mondo dell'arte tramite delle mostre permanenti.


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    Per la traduzione Italiana: Guilia Basso, Venezia, Italia
  • Che cosa succede se apre un museo della donna in un villaggio?

    Fino al 1999 il villaggio di Faucigny, abitato da 482 persone, che non aveva niente di particolare se non una piccola chiesa, dopo che venne fondato il primo museo della donna in Francia è diventato una meta di attrazione per i turisti. Il Musée de la Femme documenta una sequenza precisa della storia della donna con gli oggetti della donna locale relativi a una alta e media classe sociale e cittadina dei secoli 18° e 20°.Musée de la Femme

    Nella zona boschiva del Bregenzerwald in Austria, nel paese di Hittisau di anime 1883, dal 2000 le donne del villaggio oltre alle solite occupazioni come gli ostelli da loro gestiti, la cura degli animali, l'agricoltura, le faccende domestiche e i figli hanno avuto "l'esperienza entusiasmante" del museo della donna. Il Il Frauenmuseum,che non ha una collezione, mostra esposizioni prese in prestito che esaminano gli argomenti passati e futuri dal punto di vista della donna.

    Donne di villaggio che variano dai 18 agli 80 anni ricoprono impieghi come allestire una mostre, fare da guide, fornire assistenza e controllo nelle sale. Per quanto riguarda gli argomenti adatti della mostra contribuiscono al contenuto e alle informazioni.

    La storica e storica dell'arte Elisabeth Stöckler, fondando nel 2000 in un villaggio il museo della donna che aveva immaginato, aveva l'obiettivo di dare una spinta alla vita culturale del paese e contribuire a dare nuovi significati alla vita delle donne di villaggio. La storia lunga 11 anni del Frauenmuseum, da non sottovalutare e motivo di entusiasmo per tutte le donne del villaggio ha dato ragione a Stöckler.

    Per essere stato costruito con un'architettura in armonia con la zona boscosa in cui si trova, per il quale ha anche vinto un premio, incluso il finanziamento dell'edifico di questo museo moderno, tutti i costi sono stati coperti con il budget del villaggio. Il Frauenmuseum continua la sua opera come istituzione che può insegnare a provare orgoglio a essere il primo museo della donna d'Austria con gestione locale e che può essere integrato nel progetto di tutti i musei della donna di villaggio.


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    Per la traduzione Italiana: Marco Falchetti, Brescia, Italia
  • Chi è la strega parsimoniosa al cui nome è stato aperto un museo?

    Quando Henrietta Howland Robinson Green (1834-1916) morì le donne degli Stati Uniti non avevano ancora il diritto di voto e non venivano prese sul serio nel mondo del lavoro. Nonostante ciò Henrietta non è rimasta solo una donna di successo in campo lavorativo, è stata la prima donna a guadagnare una cospicua fortuna alla borsa di New York. Gli uomini d'affari nel mondo economico che provavano fastidio dai successi di Henrietta, dandole l'appellativo di "strega" che veniva accostato alle donne fuori dal comune in epoca medievale, venne chiamata "la strega di Wall Street". Quando morì era conosciuta per la sua ricchezza, del valore corrente di 2,1 miliardi di dollari e per la sua parsimonia.

    La casa in cui visse Henrietta Howland Robinson Green, nel 2000 quando veniva allestito il museo, riferendosi a questa sua particolarità, al museo venne dato il nome di "Museo della donna parsimoniosa" Il Frugal Woman's Museum (New Bedford, U.S.A) è un museo fondato per far conoscere le donne di successo che hanno saputo riservarsi un posto nel mondo della finanza e al ricordo di Henrietta Howland Robinson Green.


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    2011© Meral Akkent
    www.istanbulkadinmuzesi.org
    Per la traduzione Italiana: Marco Falchetti, Brescia, Italia

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